Male esistenziale, inerzia nel vivere e nel compiere opere di bene
Accidia: s. f. [dal gr. ἀκηδία «negligenza», comp. di ἀ- priv. e κ ῆ δος «cura», assunto nel lat. tardo come acedia e acidia
L'accidia è un male dell'anima che si manifesta come negligenza e indifferenza della persona che ne soffre, a cui si aggiunge un sentimento di tristezza e soprattutto di noia nel vivere la vita.
Egli nutre disinteresse verso ogni forma di iniziativa o di azione, immerso com'è nel suo torpore malinconico. L'accidia può essere un sentimento solo interno come la mancanza di gusto verso la vita, oppure essere esterno con la pigrizia, e l'inattività.
L'accidia è strettamente legata alla noia, poiché nascono entrambe da uno stato di soddisfazione e non di bisogno.
Tale vizio può essere considerato il male della modernità
nella forma della depressione, o il male della gioventù del
tempo attuale, afflitta da assenza di interessi, monotonia delle impressioni, appiattimento delle sensazioni, e vuoto
interiore dovuto a un eccessivo soddisfacimento esteriore.